Il colangiocarcinoma è divenuto una delle neoplasie con il maggior numero di alterazioni molecolari targettabili. Una delle principali pathway studiate è quella mediata dal recettore per il fattore di crescita dei fibroblasti (FGFR), e in particolare FGFR2. Pemigatinib, inibitore di FGFR2, ha ottenuto a maggio 2022 la rimborsabilità da parte di AIFA come seconda linea di trattamento, sulla base dei risultati dello studio FIGHT-202.
Trascrizione
Il colangiocarcinoma è divenuto una delle neoplasie con il maggior numero di alterazioni molecolari targettabili (1). Una delle principali pathway studiate è quella mediata dal recettore per il fattore di crescita dei fibroblasti (FGFR), e in particolare FGFR2. Le fusioni che interessano i geni di questo recettore sono riscontrabili in circa il 15% dei colangiocarcinomi (prevalentemente intraepatici) e rappresentano un target di grande importanza (2). Pemigatinib, inibitore di FGFR2, ha ottenuto a maggio 2022 la rimborsabilità da parte di AIFA come seconda linea di trattamento, sulla base dei risultati dello studio FIGHT-202 (3). Questo studio di fase II ha arruolato 146 pazienti, suddivisi in tre corti: la prima, e unica di interesse clinico, includeva colangiocarcinomi con fusioni di FGFR2 (107 pazienti in tutto). In questa coorte:
- il tasso di ORR è stato del 37%,
- la mDOR è stata di 8,1 mesi,
- la mPFS di 7 mesi,
- la mOS 17,5 mesi (4).
Per quanto riguarda il profilo di tossicità, le alterazioni del bilancio del fosforo sono un tipico evento avverso: l’iperfosfatemia ha riguardato il 60% dei pazienti. L’evento di grado 3 o superiore più frequente è stato invece l’ipofosfatemia nel 12% dei casi. Sulla base di questi dati di efficacia, AIFA ha approvato con la determina 377/2022, pemigatinib in monoterapia per il trattamento di adulti affetti da colangiocarcinoma localmente avanzato o metastatico, con fusione o riarrangiamento del recettore 2 del fattore di crescita dei fibroblasti (FGFR2), che ha manifestato una progressione dopo almeno una linea precedente di terapia sistemica (5).
È una notizia rilevante?
SI, decisamente. Perché è la prima target therapy con elevata attività ed efficacia disponibile in una patologia relativamente rara e in un setting proibitivo (seconda linea). Di conseguenza tutti i colangiocarcinomi vanno testati per FGFR2 alla diagnosi.
Come si esegue il test?
In FISH con sonde specifiche (Tabella 1) oppure in NGS laddove disponibile.
Bibliografia
- Mirallas O, et al. Advances in the systemic treatment of therapeutic approaches in biliary tract cancer. ESMO Open 2022; 7: 100503.
- Kam AE, et al. Current and emerging therapies for advanced biliary tract cancers. Lancet Gastroenterol Hepatol 2021; 6: 956-969.
- Abou-Alfa GK, et al. Pemigatinib for previously treated, locally advanced or metastatic cholangiocarcinoma: a multicentre, open-label, phase 2 study. The Lancet Oncology 2020; 21: 671-684.
- Abou-Alfa GK, et al. Pemigatinib for previously treated locally advanced/metastatic cholangiocarcinoma (CCA): Update of FIGHT-202. Journal of Clinical Oncology 2021; 39 (15_suppl): 4086-4086.
- AIFA - Det. 16 maggio 2022. Regime di rimborsabilità e prezzo del medicinale per uso umano «Pemazyre». (Determina n. 377/2022)